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Moody's, Regione avvia azioni avverso valutazioni agenzia rating

In riferimento al taglio del rating deciso dall'agenzia Moody’s nei confronti di 4 regioni, tra cui la Campania, si evidenzia che il declassamento è fortemente condizionato dal fatto che la Regione possa avvalersi di una legge dello Stato e pagare il suo debito commerciale. Azione  tra l'altro non ancora decisa o deliberata quindi solo possibile, quasi a voler preventivamente sconsigliare, e di fatto impedire l'esercizio di questa facoltà.

Una decisione assunta senza operare alcuna valutazione sul reale costo dell'operazione e sulla sua convenienza rispetto alla mole di interessi, rivalutazione e altri danni che il ritardo dei pagamenti arreca al bilancio regionale.  E senza tener conto degli sforzi, riconosciuti dalla stessa agenzia di rating, realizzati nell’ ultimo triennio per risanare  i conti e migliorare la situazione economica.

Si specifica che le ragioni della valutazione in outlook negativo sono individuate da Moody’s  nei seguenti fattori: 1) la posizione socio-economica della Regione Campania nell’attuale contesto finanziario, posizione caratterizzata da un PIL pro-capite sostanzialmente inferiore alla media nazionale, e da alti livelli di disoccupazione; 2) la politica di continui tagli alle risorse attuate dal Governo Centrale che stressa le politiche di bilancio regionali, 3) la crescita della rigidità del regime fiscale; 4) infine la trasformazione del debito commerciale in debito finanziario di lungo termine conseguente all’attuazione del decreto legge n. 35/2013.
Secondo  Moody's, in sintesi, non basta che l'attuale giunta abbia ottenuto riconosciuti  progressi (specificamente riconosciuti alla Campania) come  riportato dal documento "difficoltà in parte bilanciate dal recente miglioramento dei flussi di cassa e dall’impegno dimostrato nella pulizia e semplificazione del bilancio, in particolare nel settore sanitario" in un contesto fortemente influenzato dal taglio ai trasferimenti del governo centrale.
La Regione ha già avviato tutte le opportune azioni avverso le valutazioni dell'Agenzia di rating.