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Castagneti, via libera al recupero vegetativo e produttivo

 "Con la delibera che vara le misure agronomiche per il recupero vegetativo e produttivo delle piante colpite dal cinipide del castagno si è compiuto un passo in avanti per contenere la propagazione e il danno ambientale ed economico che ha colpito il comparto in Campania."

Così Daniela Nugnes, assessore all'Agricoltura della Regione Campania.

"In Campania – aggiunge – è concentrato il 50% della produzione castanicola italiana. Il documento, che risponde alle esigenze e alle priorità della filiera e delle istituzioni locali, è stato elaborato dalla struttura tecnica dell'assessorato con il supporto scientifico dei centri di ricerca competenti con cui la Regione è convenzionata ed è stato condiviso con le organizzazioni professionali agricole e con le associazioni dei produttori. Si tratta di azioni operative che possono essere applicate dai produttori per non abbandonare i castagneti provocando, di conseguenza, danni anche al sottosuolo e all'ambiente".

Nel testo sono redatte alcune misure per la lavorazione del terreno, per la regimentazione delle acque, per la fertilizzazione, per la pulitura e la potatura delle piante. Inoltre sono indicate le pratiche da seguire in quei castagneti attaccati dove è in corso il trattamento con il Torymus, un altro insetto ritenuto il nemico naturale del cinipide.

"Il contrasto a tale temibile parassita, che sta infestando tutte le aree castanicole italiane, è iniziato già nel 2007. Il Servizio fitosanitaro regionale, incardinato nel Settore Sirca, sin dal 2008 ha adottato interventi urgenti, sia delimitando di volta in volta i focolai, sia programmando interventi di lotta biologica. Inoltre, con l'approvazione della legge regionale 13 del 21 maggio 2012, la Regione ha voluto rimarcare il carattere straordinario dell'emergenza.

"La partita si sposta ora a livello nazionale. Il Tavolo nazionale Castagno, a cui partecipa anche la Campania, sta lavorando alla ridefinizione della base giuridica della castanicoltura da frutto per distinguerla da quella funzionale alla protezione dell'ecosistema forestale. L'obiettivo è includere anche i frutteti di castagno tra le colture a cui assegnare i nuovi titoli per i pagamenti diretti all'interno della nuova Programmazione comunitaria 2014/2020", conclude la Nugnes.