16/06/2025 -
Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è stato introdotto nel 2012 per raccogliere, conservare e condividere in modo sicuro tutte le informazioni sanitarie di ciascun cittadino. L’obiettivo è facilitare la continuità delle cure e migliorare l’efficienza del sistema sanitario, mettendo a disposizione dei professionisti dati aggiornati e affidabili.
Nel tempo, però, il funzionamento del FSE ha mostrato alcuni limiti: piattaforme regionali poco integrate, standard diversi da un territorio all’altro, contenuti che non sempre risultavano omogenei. Tutti fattori che ne hanno ostacolato un uso diffuso e coordinato a livello nazionale.
Oggi, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e a un nuovo intervento normativo del 2022, il Fascicolo evolve nella sua versione 2.0. Un’evoluzione che punta a superare le difficoltà emerse e a renderlo un vero strumento di supporto per le cure, la programmazione e la ricerca.
Com’era il FSE nella prima versione
In origine, il Fascicolo offriva una serie di funzionalità:
i cittadini potevano consultare i propri documenti clinici, gestire il consenso all’uso dei dati e autorizzare l’accesso a familiari o operatori sanitari;
i professionisti della salute lo utilizzavano per seguire il paziente, anche in caso di emergenze, e aggiornare i dati clinici;
le istituzioni potevano accedere ai dati in forma anonima, per finalità di programmazione, controllo e ricerca.
Questa impostazione si basava su un’idea semplice: costruire un archivio digitale in grado di accompagnare ogni persona nel tempo. Tuttavia, l’assenza di infrastrutture adeguate e di standard condivisi ha portato a una forte frammentazione tra le Regioni e a una limitata interoperabilità tra i sistemi.
Il salto di qualità del FSE 2.0
La nuova versione del Fascicolo mantiene l’impostazione regionale, ma introduce regole e standard comuni per tutta Italia. L’obiettivo è garantire un servizio più omogeneo, accessibile e utile, basato su quattro priorità:
accesso uniforme ai servizi sanitari digitali, con il Fascicolo come punto di riferimento per ogni cittadino;
integrazione dei dati clinici per migliorare la continuità delle cure, soprattutto nei percorsi legati alle malattie croniche;
personalizzazione dell’assistenza, grazie alla disponibilità di informazioni aggiornate e di qualità;
supporto alla governance e alla ricerca, rendendo disponibili dati utili alla programmazione sanitaria e alle politiche di prevenzione.
Tutto questo è possibile grazie all’adozione di standard condivisi, sia per i contenuti informativi sia per gli aspetti tecnologici, che permettono una gestione dei dati coerente e interoperabile.
Le sfide che il FSE 2.0 affronta
Ridurre le differenze territoriali: il nuovo modello aiuta a superare le disuguaglianze tra Regioni, offrendo un’esperienza più omogenea su tutto il territorio nazionale.
Garantire l’affidabilità delle informazioni: il FSE 2.0 diventa un punto di riferimento ufficiale e sicuro, evitando il rischio di affidarsi a fonti non verificate reperite online.
Gestire meglio le emergenze: come dimostrato durante la pandemia, avere accesso a dati tempestivi e condivisi è fondamentale per intervenire in modo rapido ed efficace.
Migliorare la qualità dei dati e la loro gestione: l’adozione di regole comuni e il monitoraggio dei risultati permettono una raccolta dei dati più precisa, sicura e utile per tutti.
Un alleato per cittadini, medici e istituzioni
Il FSE 2.0 rappresenta una risorsa strategica per tutto il sistema sanitario. Aiuta le Regioni a offrire servizi più equi, consente alle strutture sanitarie di organizzare meglio le attività, fornisce ai professionisti informazioni affidabili nella pratica clinica e permette a ogni cittadino di accedere in modo sicuro, continuo e personalizzato ai propri dati sanitari.
Accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0
Per consultare il proprio Fascicolo Sanitario Elettronico è indispensabile disporre di credenziali SPID, CNS o CIE. L’accesso può avvenire tramite l’app Campania in Salute, disponibile su App Store (per iOS) e Google Play (per Android), oppure attraverso il Portale Salute del Cittadino, selezionando la sezione dedicata al FSE.