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Consapevole del grosso problema sociale costituito dal degrado delle periferie urbane e dalla necessità di riqualificare il patrimonio edilizio esistente nei centri urbani, l’Amministrazione regionale ha avviato diversi programmi complessi (programmi integrati, Programmi di recupero urbano, ecc.) per la riqualificazione del patrimonio abitativo esistente.

La strategia regionale individua come prioritari gli interventi che garantiscono la sostenibilità dell’ambiente urbano, con soluzioni tecnologiche avanzate in ordine allo smaltimento dei rifiuti, al contenimento dei consumi idrici ed energetici e delle emissioni in atmosfera, nonché all’utilizzo di materiali e tecniche ecocompatibili, al riuso dei materiali tradizionali dell’architettura storica ed all’abbattimento delle barriere architettoniche, individuando, fra gli elementi fondamentali da assumere per la definizione e l’attuazione degli interventi, l’integrazione tra recupero e nuova costruzione e tra edilizia agevolata e sovvenzionata, con attenzione alle nuove tipologie di housing sociale, autorecupero, autocostruzione.

Il metodo che si propone è centrato su processi di riqualificazione urbana diffusa, in grado di “ricucire” una nuova maglia urbana, anche a fare da contrappunto a quella esistente, recuperando antichi valori ed allineamenti, collegamenti pedonali, vecchi e nuovi corridoi “verdi” a dare forza ad un’idea di città.

In questo quadro, gli ambiti urbani, nuovi o recuperati, la cui qualità, anche formale, divenga uno dei fattori determinanti di innovazione, dovranno formare un insieme complesso di opportunità ed occasioni che sostengano e giustifichino gli stessi processi di riqualificazione diffusa.

In altre parole, oltre ad un recupero delle funzionalità, potrebbe essere proprio il conferimento di una nuova struttura formale, infine di una nuova forma urbis, l’elemento qualificante e trainante del più generale processo di riconfigurazione qualitativa del territorio.

Coerentemente con il PTR la strategia proposta è tesa alla promozione dell’uso razionale e dello sviluppo ordinato del territorio urbano e extra urbano mediante il minimo consumo di suolo, alla tutela dell’integrità fisica e dell’identità culturale del territorio attraverso la valorizzazione delle risorse paesistico ambientali e storico culturali, la conservazione degli ecosistemi, la riqualificazione dei tessuti insediativi esistenti, il recupero dei siti compromessi, alla tutela del paesaggio agricolo e delle attività produttive connesse.

A tal fine risulta evidente la necessità di rafforzare e completare in Campania i programmi di edilizia pubblica residenziale, allo scopo di contribuire alla promozione dello sviluppo urbano sostenibile mediante politiche finalizzate alla valorizzazione del tessuto urbano, la riduzione del disagio abitativo, il miglioramento delle economie locali e l’integrazione sociale, puntando al miglioramento della gestione dell’uso del territorio per contrastare sia il degrado complessivo dei centri cittadini sia l’espansione sfrenata delle periferie.

Particolare cura dovrà essere posta alla fase di attuazione, nella quale disegno urbano e architettonico siano parte di un progetto gestionale integrato che metta a sistema le singole parti del progetto (spazio privato, spazio pubblico, servizi, gestione futura ecc) e coordini le dimensioni rilevanti (economico-finanziaria, gestionale, sociale, architettonica ed ambientale) all’interno di un disegno complessivo.

Pertanto, la strategia regionale individua come prioritari gli interventi che garantiscono la sostenibilità dell’ambiente urbano, per promuovere esperienze volte a contrastare il degrado delle aree urbane e peri-urbane mediante interventi di edilizia residenziale pubblica, in aree in cui i processi di crescita urbana hanno prodotto insediamenti residenziali carenti per qualità ambientale e per dotazione di servizi, in considerazione della situazione di elevato disagio – sia abitativo sia socio-economico.

La strategia che si propone è tesa alla promozione dell’uso razionale e dello sviluppo ordinato del territorio urbano e extra urbano mediante il minimo consumo di suolo attraverso la riqualificazione diffusa dei tessuti insediativi esistenti, il recupero dei siti compromessi nonché delle aree dismesse.

La Regione Campania nell’idea di rafforzare l’armatura urbana territoriale e perseguire l’obiettivo del riammaglio, conferma -anche nel ciclo di programmazione 2014-20- la strategia tesa a creare sinergia con i fondi strutturali attraverso l’utilizzazione di risorse dedicate ai PICS housing sociale ed efficientamento energetico patrimonio pubblico . Inoltre attraverso l’utilizzo dei fondi previsti all’ASSE VIII - Obiettivo Specifico 9.4 - Azione 9.4.1 del PO FESR 2014/2020 s’intende promuovere programmi rivolti alla risoluzione delle problematiche abitative e alla riqualificazione del patrimonio edilizio e urbanistico esistente.

In coerenza con tali assunti la Regione persegue un quadro di sviluppo territoriale basato sul policentrismo delle città, orientando le proprie politiche di sviluppo su obiettivi condivisi di miglioramento della qualità della vita attraverso il perseguimento delle priorità di Europa 2020 – uno sviluppo intelligente, inclusivo e sostenibile.