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Alta capacità, via libera al tracciato di Acerra della Napoli-Bari

Alta capacità, via libera al tracciato di Acerra della Napoli-Bari

La giunta regionale della Campania, su proposta dell'assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella, ha espresso oggi il suo consenso definitivo sul progetto che prevede la soluzione esterna del centro abitato di Acerra sulla tratta Napoli-Cancello della nuova linea ad alta capacità ferroviaria Napoli-Bari.

Il consenso dato dalla Regione – sulla scorta di uno studio tecnico-economico realizzato da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) del gruppo Ferrovie dello Stato che ha comparato le due versioni della tratta aggiornandone il rapporto costi-benefici – rende possibile l'avvio delle procedure per il progetto definitivo e il successivo inizio dei lavori di questa importante infrastruttura strategica.

Il provvedimento, che comporterà una riduzione dei costi rispetto alle prime ipotesi progettuali, è stato adottato in applicazione del  “modello Campania”, che prevede la condivisione con le popolazioni e le istituzioni interessate nelle scelte relative alle infrastrutture strategiche.

La giunta, con la stessa delibera, ha anche stabilito che Rfi, nel prosieguo delle attività progettuali, debba:

  1. dettagliare puntualmente, nell’ambito del cronoprogramma del progetto, anche la tempistica relativa alla liberazione dell'area occupata dai binari della linea storica nell’ambito urbano di Acerra;
  2. promuovere un'intesa con gli enti e le istituzioni interessati alla realizzazione dell'opera per la definizione di un progetto di recupero e riqualificazione urbana dell'area liberata, con l’individuazione di nuove funzionalità di pubblico interesse, da gestire anche in forma di partenariato pubblico-privato;
  3. fornire una precisa indicazione della tipologia di servizio ferroviario che risulti possibile effettuare nelle diverse fasi di cantierizzazione dell’opera.

La delibera, infine, prevede che la giunta regionale inviti Rfi a raccordarsi con tutti gli organi competenti in materia di vigilanza sugli appalti per garantire il pieno rispetto della legalità nelle procedure espropriative e negli appalti dei lavori, in particolare predisponendo ogni misura utile ed efficace per contrastare possibili infiltrazioni della criminalità organizzata.

“Su una grande opera di interesse nazionale abbiamo inaugurato un nuovo metodo, che abbiamo voluto, preteso e sostenuto. Una buona pratica, non capita all’inizio, che oggi tutti apprezzano”, ha detto il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro.

“Continuiamo a rispettare i tempi che ci siamo prefissati – ha spiegato l'assessore regionale ai Trasporti Sergio Vetrella – per accelerare il più possibile l'iter di avvio dei cantieri della Napoli-Bari. Dopo aver infatti firmato lo scorso agosto con il Governo - primi in Italia - il contratto di sviluppo su questa importante opera pubblica, che definisce nel dettaglio gli impegni delle parti, le risorse necessarie e disponibili e i tempi degli interventi, facciamo oggi un altro passo in avanti, grazie allo studio che abbiamo commissionato a Rfi e che ci ha consentito di scegliere il tracciato definitivo, sulla base di documenti tecnici concreti ed aggiornati, considerato migliore e più efficiente dal punto di vista tecnico, economico e ambientale e in grado di soddisfare le esigenze del territorio e dell’intera regione.

A chi vedo che ancora oggi continua a parlare di presunti ritardi da parte nostra, ribadisco che semmai siamo dovuti intervenire proprio per sbloccare una situazione ferma da tempo e imputabile unicamente a chi ci ha preceduto nell’amministrazione regionale, visto che dal 2006 fino all’insediamento della giunta Caldoro si è stati in grado di realizzare solo alcuni progetti preliminari. Progetti in alcuni casi divenuti  datati dopo sei anni, come ad esempio proprio quello del tratto di Acerra e che andavano quindi aggiornati. In più, abbiamo dovuto anche chiedere al Governo di concentrare le risorse, già disponibili e che erano state inspiegabilmente spalmate su tutte le tratte dell’opera, sulle prime due, in modo che queste fossero interamente finanziate e quindi accelerandone e garantendone la realizzazione.”