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Aree protette, sbloccati interventi per 21 milioni di euro

Aree protette, sbloccati interventi per 21 milioni di euro

Approvata in Giunta la delibera con la quale vengono traslate sul Por Fesr Campania 2007/2013 le risorse destinate alle aree protette previste nella vecchia programmazione pari a quasi 21 milioni di euro. Potranno essere completate, quindi, 40 opere di alto valore ambientale in numerosi comuni campani e potranno essere disposti i pagamenti necessari a saldare altri 97 interventi ultimati dagli Enti parco e dalle amministrazioni comunali.

Con questa delibera sono state sbloccate le risorse necessarie a migliorare l'accessibilità ai Parchi delle altre aree protette, attraverso la riqualificazione dell'ambiente naturale, il potenziamento delle filiere economiche e il miglioramento dei servizi rivolti ai cittadini ed ai visitatori.

Un provvedimento che permetterà sia di risarcire quegli enti che, pur di ultimare i progetti, hanno anticipato le somme necessarie alla loro ultimazione, sia di completare quegli interventi che, invece, erano rimasti in sospeso.

La procedura, infatti, era bloccata perché le opere in questione non erano state ultimate entro il termine di scadenza del Por 2000/2006 che era fissato al giugno 2009. E questo non rendeva possibili le erogazioni da parte della Regione.

“Si tratta di interventi di alto valore ambientale e di riqualificazione del territorio, come il recupero ambientale e paesaggistico di Santa Maria delle Grazie a Castello nel comune di Somma Vesuviana, la riqualificazione del centro storico di Sessa Aurunca, la valorizzazione dell'area archeologica di Laureti (a Caselle in Pittari), il recupero dell'antica Ferriera e dell'antico mulino lungo il Bussento, la valorizzazione dell'ingresso al centro storico di Centola-Palinuro, il recupero del borgo del Convento dei Domenicani di Ottati, ma anche azioni necessarie a garantire poi la salvaguardia del territorio come la realizzazione del Centro di Polizia forestale nel Parco Nazionale del Cilento e del Vallo Di Diano e il Centro studi e ricerche sulla biodiversità” ha dichiarato Giovanni Romano, assessore all'Ambiente della Regione Campania.