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IV Forum delle Autorità Regionali e Locali e Network delle Aree Marine Protette del Mar Mediterraneo

IV Forum delle Autorità Regionali e Locali e Network delle Aree Marine Protette del Mar Mediterraneo

02/12/2016 - La Regione Campania, rappresentata dall’Assessore ai Fondi Europei, Politiche Giovanili, Cooperazione Europea e Bacino Euro-Mediterraneo partecipa attivamente a Tangeri, in qualità di Vicepresidente della Commissione Intermediterranea della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime (CRPM), a due Symposium di rilevanza internazionale portando anche la voce di altre 43 regioni del Mediterraneo.

La Regione interviene al IV Forum delle Autorità Regionali e Locali del Mediterraneo (FALRM) e al Forum del Network delle Aree Marine Protette del Mar Mediterraneo (MedPAN) che ha messo a confronto più di 300 persone provenienti da tutti i Paesi del bacino, rappresentative delle organizzazioni non governative, degli organismi finanziatori anche privati, del mondo della ricerca, delle istituzioni europee, dei governi nazionali, delle autorità regionali e locali, tutte accomunate dall'impegno a tutelare il Mare Mediterraneo tramite le Aree Marine Protette (AMP).

Tale Forum, che si riunisce ogni 4 anni, ha svolto il bilancio dell'attuazione della ambiziosa strategia che, entro il 2030, punta all'obiettivo di proteggere il 30% del Mare Mediterraneo e di passare dallo 0,04% al 10% con le AMP. Luci ed ombre del percorso chiamano ognuno a fare la propria: in Campania ci sono 4 aree marine protette: Punta Campanella, S. Maria di Castellabate, Costa degli Infreschi e della Masseta e Regno di Nettuno e 2 parchi sommersi (Marina di Gaiola e di Baia) di cui Punta Campanella e il Parco Marino sommerso di Gaiola sono considerate delle buone prassi.

Anche grazie al MedPan, il Parco di Gaiola ha realizzato un importantissimo studio che mette in luce dati ed informazioni preziose dai quali non si potrà prescindere per definire la strategia di conservazione e valorizzazione dell'area. Punta Campanella assicura una gestione innovativa, centrata anche sui giovani volontari italiani, europei e americani ed evidenzia come sia possibile diventare luogo educativo e di acquisizione di esperienza per i giovani. Malgrado questi successi, molta strada si deve ancora percorrere per assicurare la protezione e la valorizzazione anche socio economica di queste aree e per migliorare la coscienza collettiva del ruolo importante che esse svolgono.

E’ in questa prospettiva che la Regione, nell'ambito delle prerogative del Vicepresidente Fulvio Bonavitacola, promuove un piano di gestione regionale interdisciplinare che considera le Aree Marine Protette un tassello strategico per la diversificazione e per la qualità dell'offerta di turismo sostenibile e che si baserà su interventi di monitoraggio e ricerca scientifica mirati alla rilevazione del preziosissimo patrimonio ittico, biomarino, archeologico delle AMP che aprono anche nuove opportunità occupazionali per i giovani qualificati.

La gestione integrata del territorio, la tutela delle coste, la gestione dei rifiuti, la promozione controllata della pesca e la pesca artigianale sono solo alcuni esempi della complessità che la messa in campo di questa strategia richiede e che non può essere lasciata ai soli gestori delle AMP. La Regione infatti chiama in campo anche il Parco del Cilento e le due Autorità di Bacino, Campania Centrale e Campania Sud, ed è pronta a svolgere il proprio ruolo di sostegno, impulso e coordinamento.

Tangeri è stata anche sede di un importante confronto che si è svolto il 30 novembre u.s. tra i rappresentanti politici delle Città e le Regioni del Mediterraneo che sono state al centro del dibattito nell’ambito del Symposium sulla “diplomazia territoriale”. Il IV Forum del FALR ha messo infatti a confronto le autorità presenti su temi come il riconoscimento del ruolo dei giovani di fronte alle nuove sfide globali e la governance locale, il ruolo della diplomazia territoriale in capo ai Sindaci e agli eletti delle comunità territoriali e regionali, lo sviluppo territoriale integrato e la gestione delle migrazioni.

In particolare, l'assenza della voce dei giovani dalla diplomazia tradizionale nazionale, che affronta politiche globali, quali migrazioni, ambiente, energia, cambiamenti climatici, genera infatti scelte politiche spesso incomplete, in quanto non sempre tengono conto del loro impatto sui territori e sui cittadini. Gli appassionati interventi del Presidente della Regione di Sabat-Salé Kenitra (Marocco) Abdelssamad Sekkal, del Sindaco di Sidi Bou Said (Tunisia) Raouf Dakhlaoui, del Sindaco di Sousse (Tunisia) Mohamed Mokni, del sindaco di Beitunia (Palestina) Ribhi Dola, del Sindaco di Al Fayhaa (Libano) Ahmad Kamareddine,  devastato dall’esodo dei libanesi negli anni e dalla smisurata presenza dei rifugiati siriani in Libano, obbliga le realtà europee, fra tutte la Francia, rappresentata dal Vicesindaco di Marsiglia Jean Roatta e l'Italia che, per il nord del Mediterraneo, sono costanti punti di riferimento, ad alzare lo sguardo e trovare la capacità di consolidare un modello Mediterraneo di risposta alle grandi questioni aperte per tutti.