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Dissesto idrogeologico, ecco il nuovo modello operativo

Dissesto idrogeologico, ecco il nuovo modello operativo

E' stata pubblicata sul Burc la delibera sulla predisposizione di presidi territoriali idrogeologici e idraulici a tutela della popolazione esposta a tali rischi naturali.

I sindaci della Campania, quindi, potranno avvalersi di ingegneri e geologi esperti e preventivamente formati per la prevenzione di frane e allagamenti.

Un modello innovativo che garantisce alle autorità di protezione civile e ai Comuni un supporto tecnico per la valutazione del rischio e l'assunzione di quelle decisioni tese ad aumentare, anche in tempo reale, la sicurezza dei cittadini.

Tre gli step in cui è articolato il modello: la formazione dei geologi e degli ingegneri che parteciperanno all'iniziativa ad opera della Scuola regionale di protezione civile, che potrà avvenire grazie ad appositi protocolli d'intesa sottoscritti con i rispettivi Ordini professionali; la costituzione di tali gruppi di tecnici esperti e formati in Associazioni di volontariato; la loro immissione nella rete di Protezione civile, con costi bassissimi per il sistema regionale, poiché l'attività verrà svolta con le stesse regole del volontariato già attivo in altri campi.

Le azioni dei presidi territoriali saranno svolte all'interno dei Centri operativi Misti di protezione civile, che agiscono, nella catena di comando della Protezione civile, al livello sovracomunale, pluricomprensoriale.

Sul territorio regionale esistono, infatti, 86 Centri, ognuno dei quali sarà dotato delle attrezzature e degli strumenti necessari a garantire tale attività.

Complessivamente è previsto l'impiego di mille volontari specializzati (già costituiti nelle Associazioni), che svolgeranno la loro attività in coppia.

La stima dei costi complessivi è pari a 14 milioni di euro che serviranno, prevalentemente, all'approvvigionamento della dotazione strumentale, all'allestimento degli 86 Centri operativi misti in modo da garantirne la piena funzionalità e alle attività di addestramento dei tecnici esperti.

L'iniziativa è stata portata avanti con la collaborazione della Federazione regionale degli ingegneri della Campania e patrocinata anche dal Consiglio nazionale degli ingegneri.

“In questo modo la Campania fa un notevole passo in avanti nel campo della prevenzione non strutturale, 'esportando' e migliorando il modello Sarno, predisposto dal Commissario post-emergenza '98, all'intero territorio. Con la differenza che i tecnici abilitati ai presidi non saranno assunti dall'Ente, ma utilizzati come volontari. Implementiamo le best practices già attive, grazie agli Ordini professionali degli Ingegneri e dei Geologi che, con noi, hanno creduto nella doverosa collaborazione in materia di protezione civile a salvaguardia del territorio”, ha dichiarato l'assessore regionale alla Protezione civile, Edoardo Cosenza.

“Questa attività può e deve diventare un riferimento per le altre regioni d'Italia che potranno così dotarsi anch'esse di strutture di intervento rapido sul territorio” dichiarano Armando Zambrano, presidente del Consiglio nazionale ingegneri e Francesco Cardone, presidente della Federazione regionale Campania.

“La Regione Campania - afferma Francesco Peduto, presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania - è la prima regione che adotta in modo compiuto ed estensivo i Presidi Territoriali, fondamentali, a mio avviso, per una efficace lotta preventiva al dissesto idrogeologico ed idraulico e come coadiuvante alle azioni di protezione civile sia in ‘tempi di pace’ che in seguito ad eventi calamitosi”.

“La delibera relativa ai presidi territoriali non rappresenta un provvedimento spot, ma è parte di una strategia più ampia di protezione civile portato avanti con grande tenacia dall'assessore Edoardo Cosenza. Un modello di governace territoriale per il quale esprimiamo viva soddisfazione” dice Pasquale Granata, direttore di Anci Campania che aggiunge: “Il supporto ai Comuni, con il sostegno alla programmazione locale e con l'attivazione dei presidi rappresentano il punto nevralgico di questa nuova impostazione che pone la Campania tra le regioni più avanzate in Italia. Ora ci aspettiamo un ulteriore sforzo da parte dell'Assessore Cosenza, per fornire i mezzi necessari anche ai nuclei comunali di protezione civile”.