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Innovazione: la Silicon Valley guarda alla Campania

Innovazione: la Silicon Valley guarda alla Campania

Ci sono anche Napoli e la Campania all’interno del programma strategico di investimenti di uno dei più importanti acceleratori d’impresa della Silicon Valley, Plug&Play Tech Center, famoso per aver finanziato dropbox in fase di start-up. Lo ha reso noto Mohannad El Khairy, manager di Plug&Play, reduce da un tour italiano che ha toccato le città di Padova, Milano, Roma e poi Napoli.

Qui in città, il rappresentante della Silicon Valley ha incontrato gli attori del sistema della ricerca e sviluppo della Campania,  che gli hanno presentato un articolato dossier sulle potenzialità di investimenti in regione. L’incontro è stato promosso dalla Regione Campania, attraverso Campania Innovazione, Agenzia regionale per la promozione della ricerca e dell'Innovazione, in collaborazione con l’ICE e il Consolato italiano di San Francisco.

El Khairy ha sottolineato che, dopo aver promosso investimenti in Germania, Singapore, Spagna, Russia, Canada, il network è ora interessato ad investire in Italia, avendo constatato che “100 startup italiane hanno investito 100 milioni di euro contribuendo a creare migliaia di nuovi posti di lavoro basati su competenze scientifiche ad alto valore aggiunto. Inoltre, l’Italia sta completando una promettente transizione verso un’economia basata sulla conoscenza, rafforzando il ruolo di hub tecnologico nel cuore dell’Europa”. 

La tappa partenopea del manager americano rientra nelle azioni di internazionalizzazione della costituenda Rete regionale degli incubatori, la cui istituzione è prevista nella Finanziaria regionale 2013.

Obiettivi della visita di Plug&Play è stimolare azioni per  investimenti in settori altamente competitivi, presentare ad un network internazionale l’ecosistema dell’innovazione e la cultura di start up in Campania e far conoscere gli strumenti disponibili  per la creazione e la crescita di business tecnologici. Campania Innovazione ha presentato un dossier localizzativo, utile a valutare l’investimento per un acceleratore d’impresa pubblico-privato a Napoli.

L’area individuta per un possibile acceleratore è l’insediamento universitario di Napoli Est Vigliena (Ex Area Cirio) di San Giovanni a Teduccio, dove sono in corso di realizzazione laboratori, centri di elaborazione ed analisi interuniversitari dell’Ateneo “Federico II”, presso il quale Plug&Play ha fatto tappa. L’Agenzia regionale ha promosso la costitituzione di un gruppo di lavoro in sinergia con l’ICE, insieme all’Università Federico II di Napoli, Telecom, Finmeccanica e il  distretto Campania Bioscience, coordinato da Riccardo Monti, presidente dell’ICE ed Edoardo Imperiale, direttore generale di Campania Innovazione.

“La strategia regionale per la ricerca e l’innovazione ha aggregato competenze specifiche in sei settori strategici per lo sviluppo del territorio e la nascita dei sei nuovi distretti ad alta tecnologia è testimonianza della grande concentrazione, nella nostra regione,  di competenze di grande qualità, sia nel mondo della ricerca che della piccola, media e grande impresa”, ha detto l’assessore alla Ricerca scientifica, Guido Trombetti. “La rete tra enti di ricerca, università e sistema produttivo potrà essere valorizzata anche grazie agli spazi del polo tecnologico  di Napoli est, un 'luogo comune'  che pone le basi per concretizzare  l’ambizioso obiettivo di potenziare le sinergie già in atto  tra gli attori dello sviluppo del territorio. Le università hanno un ruolo fondamentale  nella costruzione di una collaborazione più forte e durevole utile a creare opportunità di sviluppo per la Campania.”, ha concluso l’assessore Trombetti.

“L’incontro con l’acceleratore statunitense -sottolinea Fulvio Martusciello, assessore regionale alle Attività produttive -  è la prima azione del Desk regionale per l'attrazione degli investimenti costituito presso l’assessorato alle Attività produttive che opera in sinergia con il desk Italia del MISE. Per impulso della costituenda Rete regionale degli incubatori, nell’ambito della quale sono previste misure a favore dell’internazionalizzazione, vogliamo rafforzare il network di contatti con i grandi player internazionali per portarli ad investire nella nostra regione. La Regione ha già pronta una piattaforma di 75 milioni di stanziamento a favore delle start-up previsto nel Piano di Azione e Coesione, rispetto al quale cerchiamo sinergie proprio con realtà come quelle di Plug&Play”.

Erano presenti all’incontro, oltre a Giuseppe Zollo, presidente di Campania Innovazione,ed Edoardo Imperiale, direttore generale di Campania Innovazione, Roberto Di Lauro (Campania Bioscience), Angelo Ferrigno (Telecom Italia);  Joshua Lawrence (Consolato statunitense a Napoli), Valentina Petricciuolo (ICE – Inbound Desk); Francesco Rogo (Finmeccanica); Giorgio Ventre (Università Federico II Napoli).