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Premio Siani, Caldoro: "Giancarlo simbolo dei giovani"

Premio Siani, Caldoro: "Giancarlo simbolo dei giovani"

 

Maria Falcone (sorella del giudice Giovanni, ucciso dalla mafia vent'anni fa) con Francesca Barra per il libro Giovanni Falcone, un eroe solo e Bruno De Stefano con il volume Giancarlo Siani. Passione e morte di un giornalista scomodo sono i vincitori ex aequo della nona edizione del Premio Siani, in memoria di Giancarlo Siani, il cronista del Mattino ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985. 

La premiazione si è svolta nella sede del quotidiano Il Mattino in via Chiatamone, alla presenza del governatoreStefano Caldoro e di numerose autorità. Al secondo posto Benvenuti in casa Esposito - Le avventure tragicomiche di una famiglia camorrista, di Pino Imperatore e, per la sezione Fumetto Paolo Borsellino, l'agenda rossa, di Giacomo Bendotti. 

Tra le tesi di laurea premiate al primo posto Vive, nella memoria, di Serena Faraldo dell'Accademia di Belle Arti di Napoli e, al secondo posto Il giornalismo d'inchiesta in Italia e i suoi caduti, di Stefania Sonis dell'Università La Sapienza di Roma. Menzioni speciali assegnate dalla commissione vanno a A testa alta. Federico Del Prete: una storia di resistenza alla camorra, di Paolo Miggiano, La Faida di Giovanni Sperandeo e Il collezionista di leggi, di Aldo Celotto. 

Hanno preso parte alla cerimonia, tra gli altri, il direttore del Mattino Virman Cusenza, il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, il presidente dell'associazione nazionale della Stampa Franco Siddi, il presidente di Assostampa Campania Enzo Colimoro, Lucio D'Alessandro, rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa, il giornalista Pietro Gargano, Adriana Maestro dell'associazione Siani, Geppino Fiorenza di Libera, il presidente della Fondazione Pol.i.s. Paolo Siani, il pm Armando D'Alterio, il magistrato Federico Cafiero De Raho, il questore di Napoli Luigi Merolla, il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Marco Minicucci, il presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Napoli Francesco Caia, lo scrittore Silvio Perrella, l'assessore comunale Marco Esposito e il console Donald Moore.

Il premio è stato organizzato dall'Ordine dei Giornalisti della Campania, dall'Associazione napoletana della Stampa, dal quotidiano Il Mattino, dall'Università Suor Orsola Benincasa e dall'associazione Siani.

"Una giornata che unisce nel ricordo - ha dichiarato il governatore della Campania Stefano Caldoro - Tutti insieme dobbiamo portare avanti il lavoro di Giancarlo. Un simbolo per i giovani, un eroe. La stragrande maggioranza dei cittadini della Campania è fatta da persone perbene. La camorra rappresenta una piccola, potentissima parte, ma resta sempre una minoranza".

Presidente della Giuria del premio è stato il pm che riaprì le indagini sulla morte di Siani, nel 1993. Armando D'Alterio, oggi procuratore a Campobasso, ha raccontato di aver vissuto "una esperienza bellissima perché sono tornato indietro negli anni. Una esperienza che mi ha permesso di confrontarmi con persone che credono nella legalità e che si battono per questo. Chi lotta contro la criminalità non è solo e non lo sarà mai".

"Oggi accendiamo i riflettori nel nome di Siani per quei giornalisti ancora non riconosciuti come tali - sono le parole di Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa italiana - Lo ricordiamo come possiamo, anche con piccoli fatti e piccole iniziative, cercando di fare in modo che il giornalista che si trova in trincea, il giornalista meno consiucito, non si senta mai solo".

Emozionata, la sorella del giudice Falcone ha rimarcato l'importanza di avere dei "simboli" come Giovanni e Giancarlo: "È un onore vedere accostato il nome di mio fratello a quello di Giancarlo. Due nomi, due storie che legano Campania e Sicilia. Chi vive la propria vita per il bene della comunità e per portare avanti gli ideali della democrazia e della libertà di parola è un eroe. Ed oggi, in Sicilia, la mafia è davvero al tappeto grazie al lavoro dei magistrati che hanno raccolto il testimone di mio fratello".

Ha chiuso l'incontro Paolo Siani, fratello di Giancarlo e presidente della Fondazione Pol.i.s.: "Internet rappresenta una vera e propria arma in più da usare contro i camorristi, che restano pochi ma potenti. Tantissimi ragazzi oggi seguono le attività legate al ricordo di Giancarlo, tantissimi sono i giornalisti "abusivi" che come lui lavorano ogni giorno. Per tutti loro mio fratello è un eroe".

(Comunicato stampa Fond. Polis)