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Distretti, al via l'ultimo step

Distretti, al via l'ultimo step

Sono al nastro di partenza i progetti ideati dai nuovi Distretti ad Alta Tecnologia (DAT), che contribuiranno a cambiare il volto della Campania in sei settori strategici.

Infatti, è prevedibile che la nuova fase di valutazione dei progetti esecutivi avvenga entro la fine dell’estate. E che subito dopo i progetti possano prendere il via. I settori nei quali operano i DAT sono sei: energia, aerospazio, beni culturali, edilizia ecosostenibile, biotecnologie, trasporti e logistica.

In questi giorni i Distretti hanno ricevuto dal MIUR l’invito a presentare, entro 45 giorni, i progetti esecutivi. E proprio con l’obiettivo di orientare i poli tecnologici nella preparazione di questi documenti, venerdì 17 maggio, presso il PICO di via Terracina, si terrà l’incontro tecnico  tra i rappresentanti dei Distretti e del Ministero.

I Distretti dunque rappresentano i poli territoriali di sviluppo attraverso i quali si esprime e si attua la politica di ricerca e innovazione .

Pur non avendo ancora ricevuto i finanziamenti dal MIUR, non essendosi appunto conclusa la fase di valutazione, in realtà questi poli hanno già superato la sfida più grande: riuscire a fare rete ed aggregarsi sviluppando nuove sinergie a vantaggio della competitività del territorio .

Come ha fatto di recente Stress scarl, il Distretto ad alta tecnologia per le costruzioni sostenibili che insieme al Consorzio Tre, coordina la ricerca internazionale rivolta ai nuovi materiali e alle innovazioni di processi per l’edilizia, e che insieme,   hanno siglato una nuova partnership con l’associazione Costruttori di Napoli (ACEN) per realizzare le “case del futuro”.

Vale a dire abitazioni che grazie all’innovazione tecnologica garantiscono maggiori confort degli ambienti interni. 

Sensori in grado di individuare il numero di persone di un ambiente , e regolare di conseguenza la temperatura dei condizionatori,  o pitture in grado di assorbire eccessi di anidride carbonica, sono solo alcuni degli esempi delle possibilità  innovative .

Come ha spiegato l’amministratore delegato di Stress e presidente del Consorzio TRE, Ennio Rubino - “puntiamo a costituire un network internazionale per favorire il trasferimento tecnologico, la promozione e la diffusione della cultura dell’innovazione in un settore strategico come quello delle costruzioni” .

Altri esempi di progetti innovativi che saranno a breve attivati dai Distretti campani sono quelli che realizza DATABENC, il Distretto per i Beni Culturali.

Fra questi ci sono  moderni sistemi di rilievo da aereo o da terra per la conoscenza dell’immenso patrimonio di Pompei,  oppure moderni sistemi di gestione della sicurezza dei siti. Ed ancora nuovi materiali compatibili e reversibili per la messa in sicurezza statica dei manufatti archeologici e sensori parlanti che avvisano sullo stato di salute di un manufatto.

“Sia le risorse che l’indirizzo strategico, per fare dei Distretti una importante realtà, ci vengono dall’Europa”, ha spiegato l’Assessore alla Ricerca Scientifica della Regione Campania, Guido Trombetti.   “Ci viene chiesto di innescare processi di sviluppo regionali senza disperdere risorse e  puntare su una specializzazione intelligente in pochi settori che hanno capacità di sostenere  la competizione internazionale sempre più agguerrita”, ha aggiunto Trombetti.   “Per la prima volta, inoltre, anche grazie alla collaborazione tra Databenc e Stress,  si determinano le condizioni per un importante coordinamento delle azioni. Condizione essenziale per evitare interventi occasionali e privi di prospettive”, ha concluso l’Assessore Trombetti.

Il Bando sui Distretti ad Alta Tecnologia deriva dall’Accordo di Programma Quadro firmato il 6 agosto del 2012.

A settembre del 2012 è stato nominato il comitato paritetico (MIUR- Regione Campania )

Il Comitato ha avuto un ruolo fondamentale perché  ha  indicato le linee prioritarie di investimento ai soggetti beneficiari dei progetti( imprese e centri di ricerca).

Una Commissione ha valutato gli studi fattibilità  ed ha poi trasferito al comitato le decisioni.

Il Comitato si è poi espresso  sulle “idee di progetto o studi di fattibilità” presentati dai diversi Distretti a fine novembre . Ha effettuato anche dei tagli sugli investimenti complessivi di ciascun Distretto ed ha chiesto integrazioni sui progetti, riaggregazione dei soggetti.

E’ il comitato ad  aver aggiornarnato sullo stato di avanzamento del bando il Miur e la Regione ed a fine aprile ha concluso il suo mandato e trasferito i risultati al Ministero per la Ricerca.

L’azione amministrativa per l’attuazione dei Distretti ad Alta tecnologia, nel suo complesso viaggia su due binari paralleli : da un lato portare avanti il bando sui Distretti e dall’altra assicurarsi che i progetti da realizzare rientrino nell’ambito delle caratteristiche della smart specialisation( Smart Specialisation Platform) ( come richiedono le linee per la ricerca e l‘innovazione della Comunità europea nell’ambito degli investimenti di Horizon 2020.( vedi specializzazioni intelligenti , piattaforma S3)