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Sanità, al Cardarelli apre il nuovo reparto terapia di intensiva ematologica per il trapianto di cellule staminali

Sanità, al Cardarelli apre il nuovo reparto terapia di intensiva ematologica per il trapianto di cellule staminali

23/05/2019 - È stato inaugurato oggi all'ospedale Cardarelli di Napoli il reparto di terapia intensiva ematologica per il trapianto allogenico di cellule staminali con tecnologie e procedure all'avanguardia. 

Il trapianto allogenico di CSE consiste nella reinfusione di cellule staminali ematopoietiche (CSE) di un donatore sano in un ricevente malato, che è stato "condizionato" cioè preparato con la somministrazione di chemioterapia o radioterapia ad alta intensità. Questa procedura è oggi largamente impiegata nel trattamento di molte patologie ematologiche, non solo neoplastiche, e rappresenta una valida opzione terapeutica anche per alcune patologie dismetaboliche congenite e gravi deficit immunitari. 

Attualmente in Campania il trapianto allogenico viene eseguito alla Federico II, all'Azienda Ospedaliera di Avellino, al Ruggi di Salerno e al Santobono-Pausilipon. 

Presso la UOC di Ematologia del Cardarelli, apprezzata e riconosciuta dal mondo scientifico, accademico ed ospedaliero, finora si era svolta unicamente attività di trapianto autologo (quando il paziente riceve le proprie cellule che gli sono state prelevate durante una fase di remissione della malattia). 

I lavori, del costo di oltre 1 milione di euro, hanno consentito di realizzare un reparto all'avanguardia per requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi. 

L'obiettivo è quello di fermare la migrazione sanitaria verso altre regioni dei pazienti ematologici che necessitano del trapianto allogenico da Registro dei donatori di cellule staminali del sangue (cioè quando non si è trovato il fratello compatibile). Attualmente il 70% dei pazienti adulti campani con leucemia acuta migra fuori regione per attivare la ricerca del donatore alternativo. 

La normativa vigente impone di iniziare solo con donatore fratello compatibile e solo successivamente di eseguire trapianti da donatori da registro. Si tratta di una regola nazionale considerata anacronistica che si sta cercando, presso le istituzioni e le società scientifiche, di far modificare. Qualora la norma venisse cambiata, il Cardarelli è già pronto ad effettuare qualsiasi tipologia di trapianto allogenico. 

Inoltre, a breve il Cardarelli realizzerà un laboratorio per il chimerismo, test molecolare che si esegue prima del trapianto per valutare che le cellule del donatore abbiano sostituito completamente quelle del paziente e che questo risultato persista a lungo termine. Il Cardarelli vuole implementare una metodica di tipo quantitativo, più sofisticata rispetto alla qualitativa, non eseguita finora da nessuno a Napoli. Il Centro regionale Trapianti ha già stanziato un finanziamento di € 161.000 per attrezzature, impianti e accreditamento internazionale del Programma trapianti.

"E' una bella giornata per la Campania" ha detto il Presidente Vincenzo De Luca che si è complimentato con la dirigenza, i medici, gli amministrativi per l'"eccellente lavoro svolto". L'obiettivo, ha detto, è quello di fare della sanità campana "la prima in Italia: ne abbiamo tutte le possibilità".

"Ciò che abbiamo visto oggi - ha continuato De Luca - colloca il Cardarelli e la sanità campana all'avanguardia in Italia e in Europa, per le tecnologie, per l'organizzazione, per l'integrazione dei servizi". 

"Una nuova eccellenza - ha affermato il commissario straordinario Anna Iervolino - per assicurare cure di qualità ai cittadini campani nella propria regione e cancellare una fetta importante di migrazione sanitaria".

Il reparto è diretto dalla dottoressa Alessandra Picardi, dispone di 11 posti letto, divisi in tre stanze doppie e cinque singole tutte a bassa carica microbica e pressione positiva. "Con il forte impegno della direzione strategica, la collaborazione delle altre divisioni e la spinta digitalizzazione - ha spiegato Picardi - siamo riusciti in breve tempo a sviluppare tutti i necessari percorsi assistenziali, garantendo ai nostri utenti cure sicure e di altissima qualità". 

"Lavoriamo per fare del Cardarelli una struttura sempre più votata all'eccellenza - ha concluso Iervolino - è innegabile la capacità del Cardarelli di rispondere alle emergenze più complesse, ma il mio obiettivo è quello di aumentare l'offerta di cure di altissimo livello nel pieno rispetto degli equilibri di bilancio e puntando con forza sull'innovazione. I cittadini devono sapere che possono sempre di più trovare nelle strutture del servizio sanitario della Regione Campania le risposte di salute che cercano".