Cittadini | Imprese | Versione grafica
Facebook | Twitter | Youtube | RSS


Arte, a San Salvatore Telesino s'inaugura la Pinacoteca Massimo Rao

Arte, a San Salvatore Telesino s'inaugura la Pinacoteca Massimo Rao

È un omaggio al grande artista sannita. Quattro sale e sessantacinque opere. In mostra disegni, incisioni e dipinti a olio. Per ripercorrere vent’anni di carriera del ‘pittore della luna’ a quindici anni dalla scomparsa (1950-1996). L’appuntamento con l'arte di Massimo Rao è a San Salvatore Telesino. Da sabato 3 novembre.

Artista solitario, amante delle maschere che inventava per sfuggire alla finzione della vita, riflessivo e inquieto. Amico della luna, sua compagna fedele e protagonista indiscussa della sua arte. Questo e altro è Massimo Rao, cresciuto con le opere di Bernardo Cavallino e del Ribera per poi fondere il tutto in uno stile personale. “Capace di tanto con il bulino, considero soltanto Rembrandt”. Era il 2004 e a paragonarlo al grande artista olandese ci pensò Gerd Lindner, direttore del museo tedesco di Bad Frankenhausen.

Evelina Rao, sorella di Massimo, racconta: “A volte mi faceva posare per i suoi quadri, obbligandomi a stare ferma. […] Era un attento osservatore, tutto era oggetto della sua attenzione. E mi diceva che per questo motivo non aveva mai preso la patente, perché non voleva distrarsi”.

Tutto torna, insomma, per prendere forma nelle opere più belle prodotte dalla metà degli anni Settanta fino ai primi Novanta. Dal Mercante avaro ai protagonisti di Né in cielo, né in terra, passando per le figure delle opere Senza titolo.

Per cultori e amanti dell’arte da sabato, quindi, porte aperte della Pinacoteca Massimo Rao. E per chi ha voglia di trattenersi oltre l’inaugurazione, si consiglia una visita all’abbazia del Santo Salvatore e una passeggiata - buon tempo permettendo - al Parco del Rio Grassano. Tutto nel cuore della provincia beneventana.

La pinacoteca pubblica è promossa dal Comune di San Salvatore Telesino insieme all’Associazione Massimo Rao.

Info e approfondimenti su www.massimorao.it