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Sanità in Campania, partita la rivoluzione De Luca

Sanità in Campania, partita la rivoluzione De Luca

"Una delle decisioni che abbiamo preso è stata quella di sciogliere l’Arsan. Si scioglie l’Arsan, una struttura inutile, soltanto clientelare che costa alla Regione Campania 8 milioni di euro l’anno.

Si scioglie: tutti a casa. Prenderemo altre decisioni: si costituisce un Ufficio Ispettivo della Regione Campania per controllare l’appropriatezza delle prestazioni nelle strutture pubbliche e private. Dovremo umanizzare il servizio ed eliminare liste di attesa per le quali a volte un cittadino deve aspettare fino a 270 giorni per avere un’analisi, una visita cardiologica, una visita. Una situazione da paese incivile.

Dunque cancellare le liste d’attesa, i tetti di spesa che lasciano abbandonati a se stessi i cittadini per i quattro mesi finali dell’anno e soprattutto avviare una riorganizzazione seria della sanità campana. In questi due o tre mesi di lavoro effettivo abbiamo stabilizzato i precari della sanità, ricostituito il fondo per le disabilità e avviato un lavoro di sburocratizzazione anche nella sanità Tutto quello che il servizio pubblico può dare alle famiglie deve essere dato.

Dobbiamo fare una rivoluzione con questi obiettivi: grande umanizzazione del servizio, una grande qualità (anche per evitare che tanti cittadini campania vadano al nord a curarsi determinando un passivo per la sanità campana di 300 milioni di euro l’anno) e la valorizzazione delle professionalità. Nessun cliente, nessun padrino politico, i medici dovranno preoccuparsi solo della propria professionalità."

Sanità in Campania, partita la rivoluzione De Luca