Riutilizzo sociale dei beni confiscati


Il riuso dei beni confiscati alla camorra a fini sociali fa parte della strategia che la Regione Campania mette in campo per restituire ai cittadini della Campania i patrimoni sottratti alla criminalità organizzata.

E' elevato il numero di immobili confiscati alla camorra nella nostra regione. Basti pensare che la campania è seconda solo alla Siclia per numero di immobili confiscati. L'assegnazione di tali beni alle amministrazioni locali perché le restituiscano alla collettività e alla legalità in tempi rapidi, in molti casi diventa alquanto difficile. Infatti, non sempre all'elevata qualità e quantità dei progetti per il riuso dei beni confiscati corrisponde un dignitoso livello di manutenzione degli immobili sequestrati. L'inattività nella quale possono cadere le amministrazioni locali nel ripristino funzionale del bene, a causa di difficoltà economiche e temporali, rischia di vanificare l'azione giudiziaria e, soprattutto, generare un comprensibile senso di sfiducia da parte dei cittadini.

A queste problematiche la Regione Campania ha risposto con la Legge Regionale 23 del 12 dicembre 2003 che fornisce uno strumento di sostegno alle Amministrazioni locali impegnate in progetti di sicurezza urbana. Essa prevede, tra l'altro, una nuova linea di finanziamento destinata a sostenere i programmi di riutilizzo dei beni confiscati e assegnati ai Comuni.

Con il progetto sul riuso dei beni confiscati alla delinquenza organizzata, la Regione Campania ha vinto l'edizione 2005 di "Regionando", il premio annuale promosso dal Forum della Pubblica Amministrazione cui prendono parte le Regioni che hanno realizzato progetti sulle politiche di sicurezza.