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Competenze regionali in materia di bonifiche

PIANO REGIONALE BONIFICHE

La Regione Campania, nell’ambito delle proprie competenze, elabora, approva ed aggiorna il Piano regionale di bonifica delle aree inquinate; detiene le banche dati dell’Anagrafe e dei Censimenti dei Siti potenzialmente contaminati, comunica al Comune competente per territorio l’inserimento di un sito nell’Anagrafe.

Può concedere contributi sino al cento per cento del costo complessivo a favore di soggetti pubblici che attuano interventi di messa in sicurezza, bonifica, e ripristino ambientale di aree pubbliche, o soggette ad uso pubblico, individuate nel Piano regionale di Bonifica;

Riceve le comunicazioni di cui al comma 1 dell’art. 242 ed al comma 2 dell’art. 245 del D.Lgs 152/2006 e ss. mm. e ii. da parte dei soggetti responsabili dell’inquinamento, da parte dei proprietari o da parte dei gestori dell’area; nonché riceve le comunicazioni di cui all’art. 244 del D. Lgs 152/2006 e ss. mm. e ii. da parte delle Pubbliche Amministrazioni che, nell’esercizio delle proprie funzioni, accertino livelli di contaminazione superiori alle (C.S.C.)  Concentrazione Soglia di Contaminazione.

Convoca la Conferenza di Servizi nel cui ambito riceve, approva ed autorizza il piano di caratterizzazione, il documento di analisi di rischio, il piano di monitoraggio, gli esiti del monitoraggio ed il progetto operativo di bonifica o di messa in sicurezza operativa o permanente.

La Giunta Regionale, con propria Deliberazione, ha adottato il Piano Regionale di Bonifica che è stato quindi approvato con Delibera amministrativa n. 777 del 25/10/2013 dal Consiglio Regionale.

Con la Legge Regionale n. 14/2016, all’art. 14, sono stati disciplinati i contenuti del Piano regionale per la bonifica delle aree inquinate e, all’art. 15, comma 5, stabilito che gli aggiornamenti e le modifiche non sostanziali del Piano ovvero quelle necessarie per l'adeguamento a sopravvenute disposizioni legislative statali immediatamente operative siano approvate con delibera di Giunta regionale.

Con Deliberazione di Giunta Regionale n. 417 del 27/07/2016 la Direzione Generale per l’Ambiente e l’Ecosistema è stata incaricata di predisporre una proposta di aggiornamento del Piano Regionale di Bonifica contenente, tra l’altro:

  • l’individuazione dei siti rispondenti alla classificazione delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano e non inclusi negli allegati al PRB vigente;
  • l’ordine di priorità degli interventi sulla base di una valutazione comparata del rischio.

Con la citata DGR n. 417/2016, è stato altresì disposto che periodicamente la Direzione Generale per l’Ambiente e l’Ecosistema proceda all’aggiornamento e di adeguamento del PRB, che tenga conto anche di quanto stabilito dalla Legge Regionale n. 14/2016 e s.m.i. che all’art. 14 stabilisce i contenuti del Piano Regionale di Bonifica.

Per quanto sopra con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 685 del 30/12/2019 è stato approvato, ai sensi dell’art. 15, co. 5, della L.R. n. 14/2016 e in attuazione della DGR n. 417/2016, l’adeguamento e l’aggiornamento delle tabelle allegate al PRB approvato con delibera del Consiglio Regionale n. 777 del 25/10/20, in conformità a quanto stabilito dalle NTA, e si è provveduto altresì alla rettifica di alcuni errori materiali riscontrati nell’Allegato 10 al PRB anche al fine di renderne più agevole la consultazione da parte dei soggetti interessati.

Con Delibera di Giunta Regionale n. 626 del 29/12/2020 sono stati approvati gli aggiornamenti della banca dati al 2019 del Piano Regionale di Bonifica.

Con Delibera di Giunta Regionale n. 616 del 28/12/2021 sono stati approvati gli aggiornamenti della banca dati al 2020 del Piano Regionale di Bonifica.

Con Delibera di Giunta Regionale n. 736 del 28/12/2022 sono stati approvati gli aggiornamenti della banca dati al 2021 del Piano Regionale di Bonifica.

INQUINAMENTO DIFFUSO

Le Regioni ai sensi dell’art. 239, comma 3, del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., per le aree caratterizzate da inquinamento diffuso, predispongono appositi piani per la gestione dei casi; fatte salve le competenze e le procedure previste per i siti oggetto di bonifica di interesse nazionale e comunque nel rispetto dei criteri generali della normativa di settore.

Con Delibera di Giunta Regionale n. 427 del 17/09/2019 è stato costituito il Gruppo di Lavoro Interdisciplinare denominato “Inquinamento Diffuso” al fine di valutare gli aspetti igienico-sanitari, ecologici e tossicologici connessi all’inquinamento diffuso del suolo, sottosuolo e delle acque sotterranee.

Successivamente con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 38 del 02/03/2020 modificato con D.P.G.R. n. 95 del 16/07/2020 sono stati nominati i membri del Gruppo di lavoro “Inquinamento Diffuso”.

Uno dei compiti affidati al Gruppo di Lavoro interdisciplinare "Inquinamento Diffuso" era quello di redigere un  documento per stabilire una procedura standardizzata per la gestione delle problematiche connesse alla presenza di inquinamento diffuso del suolo, sottosuolo e delle acque sotterranee da applicare all’intero territorio regionale.

Con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 20 del 19 Gennaio 2021 è stato approvato il “Protocollo Operativo per la gestione dei casi di inquinamento diffuso suoli e delle acque sotterranee” redatto dal Gruppo di Lavoro. La procedura proposta potrà essere applicata a ogni singola situazione di inquinamento diffuso delle acque sotterranee e/o della matrice suolo e sottosuolo segnalata dagli Enti Locali e/o dagli enti di controllo. Per ogni singola situazione verrà istituito un apposito Tavolo Tecnico che avrà il compito di verificare che i superamenti delle CSC segnalati non siano ascrivibili a cause puntuali riferibili ad un soggetto responsabile e che l’area interessata sia di ampia estensione.

Per un maggior dettaglio dei ruoli e dei compiti degli enti coinvolti, del Tavolo Tecnico e del Gruppo di Lavoro si rimanda alla lettura del Protocollo Operaivo.

 

VALORI DI FONDO per le aree dell'ex SIN Litorlale Vesuviano

Premesso che con Decreto Dirigenziale n. 320 del 31/07/2020, in attuazione della DGR n. 371/2020, sono stati approvati, ai fini delle attività di cui al D. Lgs. n. 30/2009, i valori di fondo naturale delle acque di falda, per i parametri riportati nella Tabella 1 allegata al medesimo decreto, dei Corpi Idrici Sotterranei (CISS) indagati, tra cui il CISS dell’area Vesuviana. A seguito dell'Accordo di Parterianiato con l'Istituo Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, lo stesso IZSM e ARPAC, Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse (DISTAR) dell’Università Federico II di Napoli e la UOD 500605, hanno redatto il documento “Relazione finale” con la Determinazione del limite superiore dei Valori di Fondo di As, Be, Cu, TI, V e Zn nei suoli residuali dell’area sud-orientale della Piana Campana, in cui ricadono le aree dell’ex-SIN "Aree del Litorale Vesuviano" e il settore occidentale dell’ex SIN "Bacino idrografico del fiume Sarno", trasmesso da IZSM con pec del 22/10/2021 , acquisito al protocollo regionale al n. 0524436 in pari data.  La Direzione Generale DIfesa del Suolo e l'Ecosistema con il Decreto Dirigenziale n. 735 del 25/11/2021 ha approvato i suddetti valori di fondo. Vengono qui pubblicati il Decreto 735/2021 in uno alla tabella di sintesi dei limiti superiori dei Valori di Fondo e la Relaizone Finale dello studio condotto. Per i valori di fondo delle acque di falda si riporta il relativo link.